giovedì 16 febbraio 2017

Consiglio comunale: sì all'istituzione del Garante per i diritti dei detenuti. Trattate interrogazioni e mozione sul nido "Arcobaleno": quest'ultimo riaprirà ad aprile e sarà gestito dal Comune


Il Consiglio comunale ha dedicato la seduta di ieri sera alla trattazione di diversi argomenti, approvando all'unanimità un'integrazione allo statuto comunale con cui si istituisce la figura del Garante per i diritti delle persone private delle libertà personali e occupandosi di numerose comunicazioni e interrogazioni. Importanti pure le novità scaturite dalla trattazione di una mozione (respinta a maggioranza) sul nido d'infanzia "Arcobaleno".
In apertura Maria Di Costa ha comunicato la presentazione di un'interrogazione "sui contributi a sostegno degli inquilini morosi incolpevoli per l'anno 2016"; Andrea Bizzini ha stigmatizzato l'epilogo, negativo per il territorio, della vicenda – Muos; Simone Amato ha sollecitato interventi di sistemazione e illuminazione nelle vie Vaccaro e Nicolò Barrano; Cristina Navarra ha chiesto "una riorganizzazione degli uffici Urp e Informagiovani"; Mario Polizzi ha sollecitato "un'adeguata difesa dei servizi", riferendosi "al mancato funzionamento, da più settimane, dello sportello del Catasto".
Lo stesso Polizzi ha poi illustrato la mozione del gruppo "Per la città che vogliamo", per la riapertura dell'asilo nido "Arcobaleno", in via Balchino, "con una gestione diretta dello stesso da parte del Comune mediante proprio personale". A questo proposito ha letto una nota, condividendola, della segretaria della Fp Cgil di Caltagirone, Concetta La Rosa, la quale si dice contraria "agli ipotizzati processi di esternalizzazione" e auspica "che il nido torni pubblico, riaprendo al più presto con personale interno e favorendo l'inclusione". Favorevoli alla mozione si sono dette Cristina Navarra, che ha ricordato "i significativi risultati raggiunti dai nidi comunali negli anni 2007-2009" e proposto, con due emendamenti, di anticipare la riapertura del nido ad aprile, Lara Lodato, d'accordo "sull'esigenza di valorizzare appieno le risorse umane e professionali del Comune", e Vincenzo Di Stefano, che ha concordato sugli emendamenti e ribadito "la necessità di una celere riapertura della struttura con personale comunale, per ridare ad esso la giusta dignità". L'assessore Concetta Mancuso ha respinto le accuse di volere esternalizzare il servizio, annunciando "l'avvenuta rimodulazione del progetto e l'iniziativa assunta per utilizzare i fondi Pac ricevuti dal Comune con l'obiettivo di ampliare il servizio, conservando la titolarità pubblica sul nido Arcobaleno, che riaprirà ad aprile, per 40 bambini, con personale comunale integrato da quello di una cooperativa". Quindi, come spiegato dall'assessore, "i tre nidi saranno aperti anche il sabato e sino alle 16, e pure nel periodo estivo". Contrari alla mozione e agli emendamenti si sono detti i consiglieri di maggioranza: da Roberto Gravina ("L'Amministrazione ha lodevolmente rimodulato il progetto appena ciò è stato possibile"), a Luca Di Stefano ("Ampie ed esaustive le rassicurazioni giunte dall'assessore"), a Sergio Domenica ("Problemi superati grazie all'Amministrazione comunale che se n'è fatta carico"), a Piera Iudica, che si è detta "confortata" dalla risposta dell'assessore. Infine, il documento è stato bocciato con 7 sì e 14 no.
A illustrare il provvedimento, predisposto dall'ufficio di Gabinetto, con cui si istituisce la figura del Garante per i diritti delle persone private delle libertà personali, "al fine di promuovere l'esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e di fruizione dei servizi comunali", è stato il sindaco Gino Ioppolo, che ha parlato di "battaglia di civiltà" e di "preciso segnale di sensibilità e attenzione, da parte della nostra comunità, in direzione delle fasce più deboli". Si sono dichiarati favorevoli Piera Iudica, Lara Lodato, Mario Polizzi (approvato il suo emendamento che estende le garanzie ai familiari conviventi) e Aldo Lo Bianco. Infine, è giunto l'ok all'unanimità. " "Una prova di lodevole unità d'intenti – ha commentato il presidente Massimo Alparone – Il Garante costituisce l'opportunità concreta per sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema di stringente attualità e per promuovere iniziative che siano finalizzate all'integrazione e al reinserimento sociale"

Infine, trattate sei interrogazioni: di Simone Amato su "dignità e decoro per gli assistiti nelle strutture socio – assistenziali della città"; di Vincenzo Gozza sugli "interventi di fornitura dei servizi essenziali a sostegno del Santuario del Signore del Soccorso" e "l'integrazione dei servizi a sostegno del conferimento di reflui derivanti dall'espurgo di fosse settiche"; di Andrea Bizzini sulla "pubblicità illegale e selvaggia"; di Lara Lodato "sul programma e piano finanziario del Natale 2016" e ancora di Simone Amato "per l'aumento della luminosità nella via Fisicara, angolo viale Europa". Ad esse hanno risposto gli assessori Sergio Gruttadauria (vicesindaco), Concetta Mancuso e Vito Dicara, illustrando "le iniziative assunte o in cantiere da parte dell'Amministrazione per risolvere le problematiche evidenziate".
Caltagirone, 14 febbraio 2017
UFFICIO STAMPA
Ufficio Stampa: Mariano Messineo – Tel. 093341345 – 3355327046

Nessun commento:

Posta un commento