Riconoscere l’ospedale “Gravina” di Caltagirone quale
centro abilitato alla prescrizione/erogazione dei farmaci per la cura
dell’epatite C. E’ quanto intende ottenere il Consiglio comunale che, nella
seduta di giovedì 19 aprile, ha approvato all’unanimità una mozione – primo
firmatario Andrea Bizzini – così come emendata dal gruppo “Per la città che
vogliamo”. Sulla mozione, illustrata dallo stesso Bizzini, si sono registrati
gli interventi a favore di Simone Amato, Sergio Domenica, Piera Iudica, Gaetano
Lo Nigro, Aldo Lo Bianco, Maria Di Costa, Luca Di Stefano e Vincenzo Di
Stefano, anche se dai banchi dell’opposizione si è richiesta la presenza del
sindaco e si è sollecitato “il ritorno alla piena operatività dell’Osservatorio
sulla sanità”.
Con il documento si evidenzia che il decreto dell’assessore
regionale alla Salute del 2015, concernente la Rete regionale per la gestione
delle epatiti da virus C, include l’Unità operativa complessa di Malattie
infettive dell’ospedale di Caltagirone tra i centri che identificano pazienti
potenzialmente eleggibili alla terapia antivirale, ma la esclude
immotivatamente dai centri abilitati per la prescrizione ed erogazione dei
farmaci antivirali per il trattamento dell’epatite cronica, della cirrosi e
della recidiva dopo trapianto di fegato da virus C. “Eppure – si sottolinea–
oggi a Caltagirone e nel territorio circostante ci sono oltre 250 pazienti con
le patologie prescritte inviati presso altro Centro, 112 in carico al Centro
calatino e 10 in attesa di essere presi in carico”. La mozione prosegue
ricordando le iniziative già assunte dal presidente della Commissione
scientifica della Rete Hcv Sicilia Antonio Craxi, dal direttore dell’Uuo di
malattie infettive del Gravina, Salvatore Bonfante, e dagli allora deputati
regionali Ioppolo, Musumeci e Formica, tutte tendenti ad affermare l’importanza
e l’utilità che il Centro avrebbe, ponendo peraltro fine ai disagi che i
pazienti con le predette patologie e afferenti il Centro di Caltagirone sono
adesso costretti a patire. Evidenzia altresì che “in questo modo i cittadini
vengono penalizzati e colpiti nel fondamentale diritto alla salute”. Pertanto
il documento, nel sottolineare l’importanza di una larga sensibilizzazione,
impegna il sindaco e la Giunta comunale “a chiedere al presidente della Regione
siciliana, Nello Musumeci, e all’assessore regionale alla Salute, Ruggero
Razza, la modifica del decreto in questione e il conseguente inserimento del
presidio ospedaliero di Caltagirone – Uoc di Malattie infettive fra i centri
abilitati alla prescrizione ed erogazione dei farmaci antivirali per il
trattamento dell’epatite cronica, della cirrosi e della recidiva dopo trapianto
di fegato da virus C”.
“E’ positivo che il Consiglio comunale, con senso di
responsabilità e unità di intenti – ha commentato, a margine della seduta, il
presidente Massimo Alparone -, abbia fatto fronte comune su un problema che
riguarda l’intera comunità. E’ importante mantenere alta la guardia su situazioni
che toccano da vicino i cittadini come quelle attinenti la sanità, anche alla
luce delle criticità che si riscontrano. In questo senso il Consiglio ha già
dato il proprio significativo contributo con l’Osservatorio sulla sanità, nato
anche su iniziativa del civico consesso”.
L’assise ha poi approvato all’unanimità una mozione – primo
firmatario Vincenzo Gozza – finalizzata a ottenere “concreti interventi di
manutenzione, con particolare riferimento alle strade, le cui pessime
condizioni creano anche rischi di incidenti e danni ai veicoli, senza che
questi possano essere risarciti dall’ente a meno che non si istruisca un
processo civile”. Mario Polizzi ha sollecitato l’Amministrazione “a vigilare
sugli interventi di ripristino effettuati dalle imprese che si occupano dei
sottoservizi”. Su questo punto il vicesindaco Sergio Gruttadauria ha ricordato
“la recente diffida alla Sie dopo lavori nel centro storico”. L’illuminazione
pubblica in via Andrea Parini (la strada provinciale per Niscemi), da mesi non
funzionante nel tratto compreso tra la scuola e la successiva rotatoria in
direzione di Niscemi, è stata al centro dell’interrogazione di Margherita De
Caro e Vincenzo Gozza con risposta del vicesindaco. Riflettori puntati, grazie
a un’interrogazione di Maria Di Costa, sui contributi a sostegno degli inquilini
morosi incolpevoli per il 2016, e ancora su iniziativa della stessa
consigliera, sull’istituzione di parcheggi “rosa”, vale a dire destinati alle
donne in stato di gravidanza e alle neomamme sino al compimento del primo anno
di vita del bambino, “possibile solo –
ha chiarito il vicesindaco – con una modifica della convenzione con Sostauto”.
In apertura di seduta, con apposite comunicazioni erano
state stigmatizzate alcune problematiche: di carattere sanitario (sulle
condizioni “difficili” di Oncologia, sulla mancata apertura dell’hospice e
sull’utilizzo dei posti auto all’interno dell’ospedale”) quelle sollevate da
Roberto Gravina; sulla “perdurante, mancata nomina dell’assessore alla Cultura
e sui costi aggiuntivi del servizio – rifiuti” quelle poste da Vincenzo Di
Stefano; sulle “discrasie nel servizio di igiene ambientale che riguardano pure
la via Gesualdo Clementi” quelle evidenziate da Vincenzo Gozza. Maria Di Costa
aveva infine chiesto “un’azione di sensibilizzazione sul tema del bullismo e del
cyberbullismo”. Per l’Amministrazione avevano risposto il vicesindaco Sergio
Gruttadauria e l’assessore Francesco Caristia, annunciando “le iniziative
assunte o in programma, per quanto di nostra competenza”, sugli argomenti in
questione.
Caltagirone, 21
aprile 2018